La ricerca delle sorgenti
La ricerca delle sorgenti
Fra le molteplici attività e i vari interessi culturali di Luigi Fantini ha avuto parte importante uno specifico lavoro inerente al censimento delle sorgenti esistenti nei bacini idrografici dei torrenti Savena e Zena. Nel 1942 venne distaccato per sei mesi dalla sezione autonoma di Bologna del Servizio Idrografico dipendente del Ministero dei Lavori Pubblici per eseguire il reperimento, rilevamento e misurazione delle acque risorgenti nelle aree già nominate. Fantini si trasferi per due mesi a Castel dell’Alpi, per avere facilitato il lavoro, e portò felicemente a termine il lavoro con la consueta precisione e versatilità.
L’area entro la quale furono censite le sorgenti fu di circa 300
chilometri quadrati. Il risultato ottenuto alla fine della campagna diede
la cospicua cifra di 748 sorgenti localizzate e corredate di tutti i dati
necessari :
- Coordinate geografiche,
- Quota,
- Descrizione della scaturigine,
- Portata,
- Temperatura,
- Potabilità,
- Notizie riguardanti le caratteristiche geologiche della zona,
- L’eventuale utilizzazione,
- Notizie riguardanti l’accesso.
I 16 libretti di campagna sono conservati nell’archivio storico
della biblioteca “Luigi Fantini” del Gruppo Speleologico Bolognese
– Unione Speleologica Bolognese. Nel corso di queste numerose rilevazioni
inerenti alla catalogazione delle risorgenti esistenti nel territorio
preso in esame durante la campagna estiva del 1942, non poteva certamente
sfuggire alla sensibilità estetica del Fantini l’esistenza
di alcune antiche realizzazioni architettoniche volte all’abbellimento
e a una maggiore funzionalità di alcune sorgenti che l’Autore
illustrò con sapienti documentazioni fotografiche in cui eccelleva.
Questo incarico fu particolarmente apprezzato da Fantini, in quanto gli
era così consentito proseguire in parallelo la documentazione delle
Antiche Case dell’Appennino che aveva dovuto interrompere in quanto,
in base alle norme di guerra, non nera permesso percorrere le zone montane
con binocoli e macchine fotografiche. Nel 1961 risulta una nuova campagna
idrografica, effettuata nei mesi di ottobre e novembre, atta ad aggiornare
i dati di molte sorgenti rilevate nel 1942.
Dai risultati del confronto tra le due campagne in rapporto a portata
e temperature, risultano dei cambiamenti importanti e soprattutto una
consistente regressione della portata di almeno due terzi delle sorgenti.Questo
notevole lavoro condotto con la solita scrupolosità, rappresenta
una non piccola tessera al completamento del mosaico delle attività
e degli interessi culturali del Fantini. Infatti per quanto apparentemente
slegati, seguono invece un unico filo conduttore dove le varie discipline
si intrecciano in un complesso canovaccio che rappresenta una platea culturale
omogenea e area di interscambio di idee e di futuri sviluppi.