La liberazione del Monte

LA PRESA DEL MONTE DELLE FORMICHE (10-13 Ottobre 1944)


INTRODUZIONE

Come riportato molto bene qua (purtroppo l'articolo originale in Inglese non è più disponibile):

Custer Division La 85th Infantry Division, conosciuta anche come "Custer Division" dal nome del primo campo di addestramento dove fu costituita il 25 agosto 1917, era composta dai Reggimenti di Fanteria 337°, 338°, e 339° che combatterono nei due conflitti mondiali. Nel secondo conflitto mondiale l'unità includeva anche la 328°, la 329°, il 403°, il 910° Battaglione di Artiglieria Campale, il 310° Pionieri, 310° battaglione medico e l'85° Gruppo di ricognizione.
Durante la seconda guerra mondiale la 85a , dopo aver lasciato l'America ed aver preso parte ad un addestramento in Algeria, si imbarcò per Napoli il 27 Marzo del 44 dove una sua unità di ricognizionea era già a Nord di Napoli il 28 Marzo. Il 10 Aprile 1944 la divisione era in linea sulla "Linea Gustav", dove tenne le posizioni per un mese. 
L'11 maggio attaccò e prese Solacciano ( una frazione del comune di Minturno ), Castellonorato ( una frazione di Formia ) e quindi Formia, continuando l'avanzata fino a prendere Terracina: così si aprì il corridoio per Anzio. Continuò a combattere fino ad arrivare a Roma il 5 giugno del 1944. Dopo un periodo di riorganizzazione e addestramento, si schierò sulla sponda merifionale del fiume Arno dal 15 al 26 Agosto. Attaccò qundi le difese montane della Linea Gotica il 13 settembre e, dopo averle sfondate, prese Firenzuola, nel Mugello, il 21. Continuò ad avanzare nelle peggiori condizioni atmosferiche, incontrando una forte resistenza nemica. Tenne una posizione difensiva nell'area di Pizzano e Monterenzio a circa 30 km da Bologna per poi essere collocata di riserva il 23 novembre.

Questa monografia riguarda l'azione del 2 ° Battaglione, 338. Reggimento Fanteria, 85a Divisione di Fanteria degli Stati Uniti, nella cattura del Monte delle Formiche, 10-13 ottobre 1944, durante la campagna del Nord appenninica in Italia.
Company C of 337th Infantry Regiment taken at Enlistedmen's Club in Belluno, Italy

Foto della 338th Infantry Regiment of the 85 'Custer' Division. 

Dopo la caduta di Roma, la Quinta Armata si spinse a nord trovando una forte e ben organizzata guardia nemica. Divenne subito chiaro che le prossime cruente battaglie si sarebbero svolte lungo la barriera appenninica settentrionale, che si estende dal Mar Tirreno verso l'Adriatico, a nord di Firenze. Questo breve tratto di terra divenne noto in tutto il mondo come la Linea Gotica.

Da quando gli Alleati sbarcarono per la prima volta in Italia, i tedeschi trovarono naturale lo sviluppo di questa posizione difensiva, accelerando il ritmo della sua costruzione, dopo la caduta di Roma. I tedeschi rafforzarono questa linea , con una formidabile attenzione e cura, scavando nella roccia trincee e bunker, allestendo campi minati e percorsi pieni di trabocchetti nascosti nella boscaglia, inerpicandosi anche sui più alti rilievi.

La missione della Quinta e Ottava Armata era quella di creare una breccia lungo la Linea Gotica e attraverso questa apertura raggiungere la Pianura Padana e il Pò.

All'alba del 10 settembre, dopo una lunga pausa per organizzare l'offensiva, la Quinta Armata avviò la procedura per riuscire a perforare la tanto decantata Linea Gotica. La Seconda Armata appoggiò l' offensiva colpendo la Linea con tre divisioni lungo l'asse della superstrada Firenze-Bologna. Questa strada è conosciuta come strada statale SS65. La battaglia per la Linea Gotica (così come la battaglia per la linea Gustav avvenuta l'inverno precedente nel sud italia) fù caratterizzata da una serie di combattimenti in montagna, in tutti quei punti in cui il nemico aveva organizzato la difesa. I Tedeschi disponevano infatti di una quarantina di km di terreno montagnoso in cui difendersi dagli alleati, di fatto, un territorio molto più adatto all'attacco che non alla difesa. Molti comparti offrirono al nemico un eccellente azione difensiva come la prima linea stessa.

Area della battaglia - Clicca x ingrandire Schizzo nr. 1 - Area della Battaglia

LO SFONDAMENTO

Il 18 settembre, la Linea Gotica è stata infranta. Questo successe solo dopo che alcuni dei più gravi combattimenti mai incontrati in Italia ebbe luogo. Sembrava che la Linea Gotica fosse infinita e che si estendesse in tutte le catene montuose del nord. Ad ogni modo, una volta infranta la linea, la strada verso il Pò era spianata e gli alleati poterono trasferire verso la Pianura padana le loro potenti forze offensive. In contrasto con la prima settimana di battaglia, i giorni seguenti procederono per gli alleati molto più velocemente, tanto da riuscire a coprire anche due miglia al giorno di terreno. Inizialmente, il nemico era un po 'disorganizzato, ma ben presto cominciò a fare uso di ogni vantaggio offerto dal terreno. I rinforzi nemici resistevano restando continuamente in movimento. La 85a Divisione era opposto dalla 4a Divisione Paracadutisti tedeschi (4. Fallschirmjäger-Division) durante i primi dieci giorni di combattimento. Dopo questo periodo, granatieri tedeschi della 362esima divisione "Greiner" (dal nome del comandante Heinz Greiner)

, varie unità della 715a Divisione di Fanteria, e gli elementi della Brigata Lehr fecero la loro comparsa.

Molti posti montani vennero presi anticipatamente dalla 85a Divisione. Alcuni di questi furono Monte Altuzzo, Coloreta, Canda, Bibele, Monte delle Formiche, Monterenzio, Fano, Castelvecchio, Castellaro e molti altri.

L'OBIETTIVO

La grande montagna di cui stò scrivendo, è il Monte delle Formiche. Questa montagna fà parte di una delle linee di difesa secondarie dei tedeschi ed è caratterizzata da accessi così ripidi, composti da pareti a scogliera (tranne il lato Nord) tali da rappresentare un obiettivo ambito e difficile. Inoltre rappresentava un importante punto strategico perchè si poteva dominare sia la Valle di Idice sia la Statale 65, inoltre era un ottimo punto di osservazione, si poteva controllare un area di ben 6 miglia a sud del monte stesso.

M.te delle Formiche visto da Sud - Clicca x ingrandire Schizzo nr. 2 - M.te delle Formiche visto da Sud

Al 2° battaglione del 338simo Reggimento Fanteria, 85a divisione, Fù assegnato il compito di liberare questo critico terreno da mani nemiche. Questo battaglione che al momento era già in riserva, venne seguito da vicino dal 3° Battaglione del Reggimento stesso. Sotto il Monte delle Formiche, il terreno era molto collinare e c'era poca possibilità di copertura e occultamento di due battaglioni, mentre si spostano in avanti da una collina all'altra. Inoltre il nemico era in una posizione di eccellente osservazione, per cui il progresso del 3° battaglione è stato estremamente difficile. In aggiunta, il nemico non solo ha usato tattiche per prendere tempo, ma ha ostinatamente resistito con ogni mezzo, usando mitragliatrici, cecchini, armi di piccolo calibro, mortai e artiglieria pesante. Ogni collina, ogni linea dorsale, e ogni edificio sono stati utilizzati dal nemico come punti di forza. Nessuno spiazzo di terra è stato conquistato senza lottare duramente. Durante la notte, il 10 ottobre, il 3° Battaglione aveva compiuto la missione assegnata di stabilire un punto di partenza per il 2nd Battaglione. Il 3d Battaglione doveva rimanere nella sua posizione attuale e tenersi pronto per l' operazione di conquista del Monte delle Formiche. Durante la notte furono inviate pattuglie di combattimento e il contatto con il nemico avvenne lungo l'intero fronte del Reggimento. Le pattuglie furono però respinte da intensi colpi di mitragliatrice e di mortaio. Il nemico sembrava essere estremamente sensibile e rispondeva prontamente ad ogni movimento in avanti compiuti dalla compagnia alleata.

FORTIFICAZIONI E TERRENO DEI NEMICI

Prima della scogliera del Monte delle Formiche, il terreno è eccezionalmente liscio, e degrada verso sud di circa 1000 metri, sterile come un campo da golf. Ognuno del 2° Battaglione era preoccupato per questo obettivo che sembrava impossibile da raggoiungere. La vetta della montagna arrivava a circa 2040 metri sul livello del mare. I tedeschi avevano fortificato e coperto con bocche di fuoco ogni sentiero. Sulla cima della montagna erano collocate mitragliatrici di calibro pesante, e anche le armi di calibro più piccolo, erano state collocate giù per il frontale. La valle è stata costellata di mine, soprattutto lungo le vie di accesso. Immediatamente al di sotto della pura scogliere e circa tre quarti della strada su per la montagna si trova il piccolo comune di Maceratoia. Nella parte posteriore sinistra sulla cresta vi è la piccola borgata di Cà Del Monte. Alla base della scogliera sotto Cà del Monte sono state costruite numerose grotte. Queste grotte hanno offerto al nemico un eccellente posizione per approcciare gli edifici di Cà del Monte.

PIANO DI ATTACCO

IL piano iniziale del 2° Battaglione era quello di attaccare con una colonna della compagnia (una formazione spesso utilizzate per la Campagna d'Italia) con il primo obiettivo del villaggio di Cà del Monte, da lì spingere a nord, con due compagnie tagliando dietro la montagna. Il 1° battaglione doveva spingersi oltre la Valle dell' idice puntando dritto all' obiettivo. L'azione combinata dei due battaglioni è stato quello di aggirare la cresta della montagna e, infine, colpire il nemico da nord. A causa del terreno sterile prima della pura scogliere del Monte delle Formiche, non vi era la copertura per la manovra. Questa, tuttavia, sembra essere l'unica logica del piano di attacco. A sostegno di questo contemplato attacco, i carri armati sono stati spostati in avanti lungo il crinale della linea di partenza, tenendosi pronti al fuoco sugli edifici di Maceratoia e Ca del Monte. La divisione artiglieria fece fuoco mirato negli stessi due villaggi, Mortai chimici da 4,2 coprirono la parte posteriore del Monte, mentre con i cannoni si doveva coprire la cima, spostando il fuoco in quelle direzioni. I mortai da 81mm del secondo e Terzo battaglione erano pronti a coprire di fumo la zona se necessario, per consentire l'attacco alle forze di terra. A causa del controllo serrato che il nemico effettuava, era impossibile qualsiasi tipo di ricognizione, tuttavia il 9 ottobre, tramite cannocchiale e mappe una ricognizione fù fatta. Si decise di attaccare Maceratoia dal fianco sinistro. Una piccola fossa di drenaggio fù rilevata a Sud-Ovest di Maceratoia verso la vallata sotto e rappresentava l'unica copertura della zona.

Alle 5.50 del 10 ottobre, alcuni elementi della compagnia riuscirono a prendere la Casona nel Reggimento di estrema sinistra. Due plotoni inoltre procedettero verso la Casona per dare supporto alla Compagnia. L'attacco a Cà del Monte stava per essere sferrato da questo punto alle ore 6.00. Il piano finale fù strutturato come segue: il Primo Plotone della "Easy Company" avrebbe dovuto sferrare l' attacco con l'obiettivo di conquistare Maceratoia. Il Secondo e Terzo Plotone avrebbero dovuto seguire a distanza per poi passatre attraverso il primo Plotone per attaccare Cà del Monte.

L'ATTACCO

Prima che si levasse la luce del sole, il 1° plotone con una forza di 18 uomini si mosse da La Casona, e attraversando il terreno aperto sotto la copertura delle tenebre, raggiunse il suddetto drenaggio fossa. La formazione utilizzata per raggiungere tale fosso, fù una squadra in colonna, con ogni uomo subito dietro a quello che lo precedeva. Per preservare l'elemento sorpresa gli uomini dovettero strisciare e portarsi in avanti in direzione Maceratoia. Attraverso la comunicazione radio (SCR 556) si riuscì a comunicare al Comandante della Compagnia l'esatta posizione del Plotone, anche negli avanzamenti successivi.

Alle ore 8,00 l' artiglieria di supporto iniziò il fuoco sulle aree a loro assegnate creando devastanti incendi. La luce del giorno salì in modo molto lento a causa della pesante nebbia che oscurava l'area di osservazione del nemico. Ciò non ha confuso il nemico a tal punto da non accorgersi dell' attacco, ma gli ha ridotto comunque di parecchio la visibilità. Intanto i nemici iniziarono a coprire il fianco della montagna con con concentrazioni di mortaio e fuoco d'artiglieria, la maggior parte dei quali è stato eliminato in quanto inefficace a causa della notevole distanza con il fossato. Il cammino del primo Plotone è stato il più difficile in quanto il fossato era estremamente fangoso e varia da solo 2 a 4 piedi di larghezza e profondità. Per gli uomini era una fanghiglia che appariva lunga 1000 miglia invece che pochi centinaia di metri. Comunque il primo Plotone cercò di avanzare più rapidamente possibile per fare in modo di raggiungere l'obiettivo prima che la nebbia svanisse. Tutti i loro tentativoi di contattare il Terzo Plotone fallirono, ma nonostante ciò, il 1 ° plotone ha continuato ad avanzare.

Arrivarono le 8.30. Il Plotone era in posizione per sferrare l' attacco all' obiettivo. Si fissarono le baionette e vennero impartite le ultime istruzioni. Il Plotone venne diviso in tre squadre da sei uomini. Ad ogni squadra venne assegnato un gruppo di edifici in Maceratoia da raggiungersi procedendo da Ovest a Sud. Il leader del plotone contattò via radio il Comandante della Compagnia chiedendo che il fuoco di artiglieria e dei carri armati fosse spostato da Maceratoia a Ca Del Monte e la chiesa, verso il Vertice della montagna. Il fuoco venne spostato come richiesto, e senza un attimo di esitazione l'assalto iniziò con ogni squadra che raggiunse l'obiettivo assegnato. Maceratoia era conquistata. L' attacco aveva avuto successo utilizzando al massimo il fuoco di supporto dell'artiglieria. Il primo Plotone aveva seguito molto da vicino il fuoco e aggredito il nemico prima che questo potesse prendere posizioni, l' attacco a sorpresa era perfettamente riuscito. In Maceratoia il 1 ° plotone aveva catturato 1 "prime mover", 1 cannone anticarro, 4 mitragliatrici, e 19 prigionieri. I prigionieri furono disarmati, perquisiti e alcuni di loro interrogati. Furono poi chiusi a chiave in una grande stanza e furono lasciati lì senza nessun uomo di guardia, in quanto, appena la nebbia si fosse dileguata, sarebbe stato un rischio troppo grande. Immediatamente il plotone assunse posizioni all'interno e intorno gli edifici della città; il Comandante della Compagnia inoltrò il seguente messaggio, "Obiettivo preso, nessuna vittima, 19 prigionieri". Il comandante della compagnia, il tenente William G. Coblin di Frankfort, Kentucky, un ufficiale coraggioso e aggressivo, rispose di lasciare la Casona e ordinò al primo Plotone di continuare verso Cà del Monte. Dopo aver ricevuto l'ordine, il contatto radio con il primo Plotone si perse.

Nei venti minuti che seguirono non ci fù attività, fatto salvo per il fuoco di un mortaio nemico alle spalle dell'area e nei pressi della Casona. Il nostro fuoco di supporto continuò a seguire la cresta del Monte delle Formiche, attorno alla chiesa e alla sinistra di Ca del Monte. I piani per l'attacco a Ca del Monte partirono dal comandante del primo Plotone. Alcuni dei prigionieri, interrogati, rivelarono che nel crinale vicino a cà del Monte era rinforzato da un commando di fanteria. Si decise di non lasciare indifesa Maceratoia con i prigionieri finchè non fosse arrivato il Secondo Plotone.

Dieci uomini del plotone dovettero rimanere in Maceratoia, i restanti 8, più il leader del plotone, dovettero proseguire avanti per Ca del Monte. La via da Maceratoia a Cà del Monte era un lungo percorso. La pattuglia procedette lentamente vicino alla scogliera del Monte approffittando della lieve copertura ancora presente. Cà del Monte sembrava deserta. Non si vedeva o sentiva nessuna attività. Il gruppo che iniziava a salire si auspicava che la cittadina fosse vuota a causa dei precedenti bombardamenti. Non appena giunsero a ridosso del primo edificio, il gruppo si divise in due, uno da 4 e uno da 5. Il gruppo da 5 uomini si porta in prossimità della costruzione n ° 1 (vedi schizzo no. 2), l'altro gruppo si precipitò in avanti prendendo posizioni fino al lato ovest della costruzione di n ° 2. Il leader del plotone prese una posizione da cui poteva controllare entrambi i gruppi (v. X su disegno no. 2). Non succedeva nulla, tutto era tranquillo. Divenne ben presto chiaro che il nemico non si aspettava un attacco così da vicino e non pensava di essere sprovvisto delle truppe in Maceratoia. Gli uomini che non avevano partecipato alla presa dell' edificio catturarono 8 tedeschi, tra cui un tenente. Un uomo del gruppo li condusse nella cella insieme agli altri prigionieri in Maceratoia.

Il nemico realizzò finalmente la presenza delle nostre truppe e subito iniziò un attacco al piccolo gruppo in 3 direzioni: da entrambi i lati e frontalmente. Sembrava come se il fuoco provenisse da mitragliatrici provenienti da tutto il mondo per respingere gli invasori. Diverse posizioni vennero perse ma la forza dell' attacco era travolgente. Si poteva fare poco per fermarli. I 4 uomini nell' edificio se la videro molto male. Erano completamente circondati da colpi di mitragliatrice, erano in trappola e non si poteva fare nulla per loro. Essi hanno continuato cmq a rispondere al fuoco del nemico da porte e finestre fino a quando il nemico non li ha costretti alla resa. Il leader del plotone, realizzando che era impossibile prendere Ca del Monte con il numero di uomini a portata di mano, chiese ai suoi uomini di fare una pausa a Maceratoia, 4 uomini furono in grado di tornare anche se il fuoco dell' artiglieria e dei mortai aveva cominciato a coprire l'intera area della montagna. Maceratoia venne colpita pesantemente da bocche di fuoco dalle posizioni più alte della montagna e dal fianco sinistro. Il 2° plotone aveva seguito la fossa di drenaggio e aveva trovato un minimo di copertura, tuttavia, il 3° plotone venne però trovatosu terreno aperto, completamente esposto e tentò di scavare colpendo la dura terra. Ogni mossa che poteva venire fatta era chiaramente osservata da Maceratoia, così come il nemico osservava da Cà del Monte. Nuovi ordini arrivarono al 1 ° plotone di tenere Maceratoia a tutti i costi mentre il resto della "Easy Company" e "George Company" si sarebbero chiusi nella zona, approffittando della copertura della notte.

Non vi era altra alternativa per il 1° plotone, che è dovuto rimanere a Maceratoia essendo la ritirata impossibile. A causa dei continui bombardamenti i prigionieri divennero inquieti. Uno dei nostri uomini feriti rimase a guardia della porta bloccata e i restanti 14 uomini del plotone presero posizioni difensive all'interno degli edifici della città. Nonostante gli edifici fossero in pessime condizioni, offrirono ampia protezione dal fuoco nemico.

Durante le restanti ore di luce, il plotone fù occupato a cercare le postazioni di fuoco del nemico. Vennero individuati in questo momento le grotte sul fianco sinistro e al di sotto di Ca del Monte. Questa informazione venne inoltrata e il fuoco dei carri armati sarebbe stato esercitate su di loro. Immediatamente dopo le tenebre, le Compagnie (Easy e George Companies) chiuse in Maceratoia, cercarono di allestire la difesa nel miglior modo possibile.

Alle 2.20 di quella notte, il 2d e 3d plotone della Easy Company attaccarono nuovamente Ca del Monte, una dura battaglia di fuoco con la dura resistenaza del nemico,e furono fatti piccoli progressi. Il plotone iniziò l'attacco in modo disorganizzato e così, ancora una volta, l'attacco fallì. Ogni soldato era esausto dal combattimento, ma la Easy Company decise di chiudersi nuovamente attorno a Maceratoia e di formare un semi perimetro difensivo. Le due Compagnie avevano scavato attorno alla cittàdina. Easy Company aveva due plotoni che scavarono in avanti ed a sinistra di Maceratoia, con il sostegno di un plotone in posizione posteriore e a sinistra. George Company aveva invece occupato gli edifici ed un plotone aveva scavato a destra della città. La Fox Company si riservò di occupare le postazioni a ridosso del burrone a sud di Maceratoia.

Quella notte venne fatto un nuovo piano per attaccare la montagna più la luce del giorno prima, 11 ottobre, con le due Compagnie maggiori insieme. La missione della Fox Company fù quello di procedere e occupare Maceratoia alla partenza della Easy e George Company. Alla Easy Company fù affidata la missione di conquistare Ca del Monte, per azzerare il nemico dal crinale di Cà del Monte e di aspettare fino a nuovo ordine. La George Company doveva prendere la chiesa, il cimitero, la cresta della montagna, e continuare l'attacco. La compagnia Fox doveva passare attraverso la Easy Company dritto verso Ca del Monte e portarsi avanti con la Compagnia George sulla destra. Il compito del 1 ° Battaglione fù quello di attaccare simultaneamente con il 2° Battaglione. Questo doveva addentrarsi verso il Monte delle formiche, ripulendo il nemico dalle pendici del Monte e dalla Valle sottostante. Tutte le compagnie eseguirono gli ordini. Il rifornimento di munizioni e di viveri venne compiuto durante la notte. Inoltre vennero inviate delle ronde per mantenere occupato il nemico sopra Maceratoia.

IL CONTRATTACCO NEMICO

Quella notte alle 3.30 dell'11 ottobre, entrambe le Compagnie Easy e George ricevettero uno dei più forti contarttacchi che il Battaglione abbia mai ricevuto. (9) Divenne quindi evidente che i tedeschi consideravano il Monte delle Formiche uno dei punti chiave della loro difesa. Una notte di battaglia frenetica iniziò e proseguì fino a quando non sopraggiunse la luce del giorno. Il nemico trasferì molte armi automatiche e le spostò sulla cresta della montagna sopra Maceratoia. Truppe nemiche si spostarono verso Ca del Monte e catturarono la testa della Easy Compania, l' elemento a sorpresa ora stava favorendo il nemico. Il movimento del nemico fù così rapido che non vi fù tempo per avvisare del contrattacco. L'avamposto della linea della Easy Compania fù respinta indietro. Il nemico utilizzò le armi automatiche sopra Maceratoia, versando uno grandine di piombo nel villaggio di sotto. Il mezzo "prime mover", che era stato catturato e parcheggiato a fianco degli edifici in Maceratoia fu data alle fiamme da un granata incendiaria nemica. La combustione del veicolo ha illuminato tutta la città, rendendo doppiamente difficile il compito per i difensori, essendo loro illuminati, mentre il nemico era situato intorno e sopra la città nel buio. Le Granate sembravano provenire da tutte le parti. Colpi di granata vennero sparati attraverso porte e finestre all' interno degli edifici. Il nemico ha sferrato l' attacco con una grande determinazione e furia micidiale con la reale intenzione di riappropiarsi di Maceratoia. La Easy Company sulla sinistra è stata costretta a gettarsi a terra. La porzione di detra della linea fù costretta a tornare nel primo edificio del suo settore. Non appena il nemico si mosse a 40 yards da questo edificio, iniziò a colpire i muri con Panzerfausts (un soldato tedesco con bazzoka anti carro). Le porte e le finestre del villaggio versarono fuoco in direzione di attacco molto più rapidamente in quanto gli uomini potevano ricaricare le armi più agevolmente. Ci vollero più di due ore di efferata battaglia prima che l' attacco si potesse considerare respinto. I Tedeschi si ritirarono, ma continuarono a colpire il villaggio dalle loro postazioni sopraelevate.

L' ASSALTO FINALE

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La mattina seguente,l'11 ottobre, il battaglione attaccò come precedentemente previsto, preceduto dai migliori artiglieri, carri armati e sbarramenti di mortai mai visto. La Easy Company, in seguito all' eccezionale volume di fuoco dei carri armati, fu in grado di avanzare fino alla scogliera di Ca del Monte. Con il fuoco dei bazzoka riuscirono a passare attraverso la città, ripulendo le montagne che si estendono a est dal nemico. Un plotone della George Company scalò la ripida scogliere, raggiungendo la cresta della montagna, e la postazione del nemico presso il cimitero.

Un altro plotone seguì immediatamente il primo, spingendo il nemico a ridosso della chiesa. Dopo che tali appoggi strategici erano accquisiti, i due plotoni si scagliarono contro la forte resistenza del nemico. Il plotone di supporto alla compagnia di George si mosse verso e attorno la chiesa.

La Fox Company, ancora debilitata, si spostò verso Maceratoia. Il nemico fece un grave errore che avvantaggiò chi stava attaccando: lasciò come presidio truppe sparse lungo la cresta della montagna, mentre il corpo principale lasciò la cima, al fine di ottenere maggior copertura dall' artiglieria da fuoco che era scivolata in avanti. (Questo incidente dimostra definitivamente la debolezza di una inversione di pendenza in difesa). Grazie a questa mossa del nemico la George Company fù in grado di raggiungere la vetta del Monte delle Formiche.

Dopo il successo di George il nemico contrattaccò febbrilmente per riguadagnare la posizione persa. Le postazioni semoventi e l'artiglieria nemica cominciarono a colpire la Compagnia di George. La chiesa crollò, causando molte vittime nel plotone di sostegno, compreso il comandante della compagnia. Nonostante tutto questo, la compagnia di George riuscì a mantenere con tenacia il terreno guadagnato infliggendo pesanti perdite al nemico. I tedeschi continuarono il contrattacco. Alla compagnia Fox fù ordinato di spostarsi tra le Easy e George Company. I comandanti erano molto preoccupati. Essi non volevano perdere il Monte delle formiche dal contrattacco Tedesco; pertanto le compagnie "Love" e "Item" del terzo battaglione furono riassemblate per ricostruire una riserva e dare maggior potenza al secondo battaglione. (11)

Il 3° Battaglione del 339th Fanteria fù anche allegato alla 338a fanteria a 1500, 11 ottobre,per essere destinato ad essere usato solo come divisione. (12) L' attacco continuò con le Compagnie Fox e George che continuavano a spingersi in avanti, nonostante la strenua resistenza del nemico. Questo progresso persistette fino al calare del buio, che costrinse il Battaglione a riprendere un ruolo difensivo. La love Company si mosse nelle vicinanza di cà del Monte e l'Item Company venne usata per preparare il posto al nuovo fronte del Battaglione.

Nella valle a destra del Monte delle Formiche, il 1° Battaglione aveva spinto a nord ed era quasi in linea con il 2 ° Battaglione di Fanteria e 339i a destra. Durante la notte del 11 ottobre, le due parti sono state attivamente impegnate nel pattugliamento e piccoli scontri fuoco scoppiarono lungo l'intero fronte.

Alle 06:00 del 12 ottobre, l'attacco riprese con il 3. Battaglione che attraversò il 2. Battaglione per prendere Monte Della Vigna, a nord di Monte delle Formiche. Il battaglione aveva iniziato ad attaccare solo a breve distanza al di là di Monte delle Formiche, quando è apparso del tutto evidente che un altro "Monte delle Formiche" doveva essere preso. Il successo di questa battaglia, fù favorita dalla caratteristica del Tedesco in Italia che, quando si trova in una zona di montagna o in una zona divenuta insostenibile, torna nella più vicina posizione favorevole e attende gli alleati per poi riprendere l' attacco.

il libro sul Monte delle Formiche